lunedì 24 ottobre 2016

La mano che teneva la mia



Le storie parallele di due donne convivono in questo meraviglioso romanzo di Maggie O’Farrell. Entrambe vivono a Londra, città che amano profondamente, ma in due epoche diverse. Una è Lexie Sinclair, una ragazza sognatrice e ribelle che negli anni ’50 dalla provincia inglese si trasferisce a Londra inseguendo il proprio sogno bohèmienne.
Vivrà pienamene la propria vita: conoscerà il grande amore, lo perderà anche se la accompagnerà e segnerà tutti i momenti importanti della sua vita, inizierà a scrivere d’arte, avrà una figlia da un uomo che non ama, si innamorerà ancora, continuerà a scrivere e a viaggiare. La protagonista dell’altra storia è Elina, un’artista finlandese, giovane moglie e madre nella Londra contemporanea. La sua storia è destinata ad incrociarsi con quella di Lexie.

La mano che teneva la mia” (Guanda) è il primo romanzo pubblicato in Italia della O’Farrell ma non è affatto il libro di una scrittrice esordiente.

La O’Farrell è nata in Irlanda del Nord, vive a Londra ed è molto apprezzata e pluripremiata in Inghilterra per questo e per i suoi cinque romanzi precedenti. Leggendo il libro le ragioni del suo successo sono evidenti. La O’Farrell sa come poche raccontare i sentimenti e la complessità dell’animo femminile: la magia dell’innamoramento, le gioie e i dolori della maternità, la delusione del tradimento, l’amore di una madre per un figlio, il dolore della perdita, l’odio e la rivalità femminile.

Il romanzo è intenso e coinvolgente scritto da una donna per tutte le donne. Ve ne innamorerete. Magnifica poi la ricostruzione della scena artistica della Londra degli anni ’50 e ’60. Struggente il racconto dei primi giorni da mamma di Elina.

2 commenti:

  1. la trama m sembra molto travolgente!
    sono diventata una tua nuova lettrice e ti seguo volentieri!

    se ti va ti aspetto

    kisses

    http://blablablalovinglanguages.blogspot.it

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